Secondo giorno di preparazione al “Comunale” di Guidonia sotto un sole che spacca le pietre, ma con la truppa al completo, un mister, Ottavio Insogna, sempre pronto a dare consigli e un direttore sportivo, Marcello Smacchia, attaccato al cellulare con la speranza di una chiamata in grado di aprire nuove porte. Sì, perché dal mercato, come conferma Ascenzio Bernardini, potrebbe arrivare un altro regalo per i tifosi del Guidonia.
La squadra sta svolgendo un importante lavoro atletico, senza dimenticare il contatto con il pallone. Naturalmente la parte fisica non è ancora entrata nel vivo, ma i quattro allenamenti già alle spalle rappresentano un buon punto di partenza. Negli ultimi anni il Guidonia ha subito troppi infortuni che hanno condizionato il cammino della squadra e inevitabilmente i risultati sul campo. Ecco perché diventa importante non sottovalutare nessun aspetto, compreso il graduale contatto dei giocatori con il sintetico pesante, verde e pieno di insidie. La preparazione estiva, come è ormai noto, serve inoltre a creare un gruppo unito, pronto a viaggiare verso un’unica direzione.
All’uscita dallo spogliatoio, alle 19 di sera, Fabrizio Borghi, classe 1977, il più anziano del gruppo si ferma ai nostri taccuini: “L’inizio è positivo, mi piace questa organizzazione”. Borghi, 36 anni, ha visto e vissuto molte preparazioni e quindi è la persona più adatta a rilasciare un primo giudizio: “E’ questo il calcio che mi piace, c’è molta concentrazione verso il campo”. Un pensiero, poi, alla carriera che sta per finire, almeno a quanto dice la carta d’identità: “Giocherò fino a quando mi sentirò in grado di farlo, fino a quando sarò utile alla squadra”. Comunque, a pochi anni dal termine di una straordinaria carriera, sarebbe bello chiudere con una grande vittoria: “Lo spero, a Guidonia si respira un’aria nuova, dobbiamo seguire questo staff e ci toglieremo grandi soddisfazioni”.
 |
| Un momento dell'allenamento odierno |
Nessun commento:
Posta un commento