venerdì 11 aprile 2014

LA LETTERA Il mister Insogna, gli arbitri e l'amore per il calcio

Una precisa analisi sulla stagione arbitrale vista dalla panchina, quella dell'allenatore Ottavio Insogna. La lettera che pubblichiamo di seguito è stata scritta il giorno dopo la qualificazione del Guidonia alla finale della Coppa Italia di Promozione. Nonostante la felicità per il risultato raggiunto, il tecnico non ha nascosto l'amarezza per alcuni episodi che hanno ostacolato il Guidonia in questa annata.
 
"Oggi è un giorno speciale, quello che si ricorda per anni. Per l'ennesima volta si stava verificando l'acclarata "beffa". Non viene discusso assolutamente il valore della squadra avversaria, bensì per una terna arbitrale univoca in determinati frangenti e precaria nelle ammonizioni nei riguardi della compagine Valle del Tevere. Rigori e dico rigori e non rigore "NETTI" (riscontrando anche l'incredulità di tutti i presenti) non concessi al Guidonia, netti su Bangrazi e Vittorini. Comunque i ragazzi hanno cercato e fortemente voluto questa finale, meritandosela a pieni voti per determinazione e sacrificio. Complimenti a tutti e da domani ci immergiamo totalmente sul campionato per rispettare ed acquisire i 18 punti Restanti fino alla fine del campionato.

Ci tengo a precisare che le mie esternazioni, (scritte), riguardo gli arbitraggi, delineano molto l'andamento della stagione del Guidonia. Noto con molto dispiacere che anche i media (non ultima, la partita di ieri) si limitano a relazionare sempre e solo ciò che è riscontrabile ed a favore delle squadre avversarie che effettuano gare contro il Guidonia. Ieri se ci fossero stati concessi i due rigori, o almeno uno, la prestazione della valle del tevere sarebbe stata vanificata. Non discuto, assolutamente, il valore della squadra “de quo” citata, bensì gli innumerevoli errori e superficiali decisioni che compromettono o possono compromettere una gara di calcio. Personalmente, per questioni tecnico/tattiche, ho elargito disposizioni in merito alla ripresa video di ogni partita (campionato, coppa, amichevoli etc). Tutto, essendo documentato, è palesemente riscontrabile ed è altresì comprovante che molti punti persi dal Guidonia sono stati dettati da errori grossolani da parte delle terne arbitrali. Comprendo che il lavoro espletato dalle terne è alquanto difficile e complesso, con innumerevoli insidie che si prospettano nei vari campi e gare di gioco, ma è altresì vero che determinate caratteristiche tecnico/tattiche di una squadra costruita per fare calcio vengono vanificate in uno o più istanti. Purtroppo mi rendo conto che, a volte, anche noi allenatori non diamo una grossa mano alle terne che ci si presentano, anche se – di contro – neanche le terne hanno l’umiltà di avere una disquisizione corretta e leale su una qualsiasi situazione di gioco a favore e/o contro.

La mia non vuole essere assolutamente una polemica spicciola ed abbietta nei confronti di una categoria che stimo e rispetto, tanto che se venisse interpretata in tal senso porgerei le mie umili scuse.

Il senso del discorso è ben diverso, in quanto il calcio (quello dilettantistico) si sta evolvendo in maniera esponenziale, dove i protagonisti (calciatori in campo e non) acquisiscono delle preparazioni atletiche che rasentano il professionismo e non solo; infatti anche dal punto di vista familiare/lavorativo personale, si riscontrano sacrifici che vanno di pari passo con quelli agonistici.

Mi auguro che tutto ciò si rifletta nella buona fede delle mie esternazioni puramente dettate dalla passione e l’amore per questo grande GIOCO.

Ho tanto, tanto da imparare in tutti i settori che circondano l’immenso scenario di questo GIOCO. Grazie".

L'allenatore Ottavio Insogna
 

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