Una precisa analisi sulla stagione arbitrale vista dalla panchina, quella dell'allenatore Ottavio Insogna. La lettera che pubblichiamo di seguito è stata scritta il giorno dopo la qualificazione del Guidonia alla finale della Coppa Italia di Promozione. Nonostante la felicità per il risultato raggiunto, il tecnico non ha nascosto l'amarezza per alcuni episodi che hanno ostacolato il Guidonia in questa annata.
"Oggi
è un giorno speciale, quello che si ricorda per anni. Per l'ennesima
volta si stava verificando l'acclarata "beffa". Non viene
discusso assolutamente il valore della squadra avversaria, bensì per
una terna arbitrale univoca in determinati frangenti e precaria nelle
ammonizioni nei riguardi della compagine Valle del Tevere. Rigori e dico rigori e non rigore "NETTI" (riscontrando
anche l'incredulità di tutti i presenti) non concessi al Guidonia,
netti su Bangrazi e Vittorini. Comunque
i ragazzi hanno cercato e fortemente voluto questa finale,
meritandosela a pieni voti per determinazione e sacrificio.
Complimenti a tutti e da domani ci immergiamo totalmente sul
campionato per rispettare ed acquisire i 18 punti Restanti fino alla
fine del campionato.
Ci
tengo a precisare che le mie esternazioni, (scritte),
riguardo gli arbitraggi, delineano molto l'andamento della stagione
del Guidonia. Noto con molto dispiacere che anche i media (non
ultima, la partita di ieri) si limitano a relazionare sempre e solo
ciò che è riscontrabile ed a favore delle squadre avversarie che
effettuano gare contro il Guidonia. Ieri se ci fossero stati concessi
i due rigori, o almeno uno, la prestazione della valle del tevere
sarebbe stata vanificata. Non discuto, assolutamente, il valore della
squadra “de quo” citata, bensì gli innumerevoli errori e
superficiali decisioni che compromettono o possono compromettere una
gara di calcio. Personalmente, per questioni tecnico/tattiche, ho
elargito disposizioni in merito alla ripresa video di ogni partita
(campionato, coppa, amichevoli etc). Tutto, essendo documentato, è
palesemente riscontrabile ed è altresì comprovante che molti punti
persi dal Guidonia sono stati dettati da errori grossolani da parte
delle terne arbitrali.
Comprendo che il lavoro espletato dalle terne
è alquanto difficile e complesso, con innumerevoli insidie che si
prospettano nei vari campi e gare di gioco, ma è altresì vero che
determinate caratteristiche tecnico/tattiche di una squadra costruita
per fare calcio
vengono vanificate in uno o più istanti. Purtroppo mi rendo conto
che, a volte, anche noi allenatori non diamo una grossa mano alle
terne
che ci si presentano, anche se – di contro – neanche le terne
hanno l’umiltà di avere una disquisizione corretta e leale su una
qualsiasi situazione di gioco a favore e/o contro.
La
mia non vuole essere assolutamente una polemica spicciola ed abbietta
nei confronti di una categoria che stimo e rispetto, tanto che se
venisse interpretata in tal senso porgerei le mie umili scuse.
Il
senso del discorso è ben diverso, in quanto il calcio (quello
dilettantistico) si sta evolvendo in maniera esponenziale, dove i
protagonisti (calciatori in campo e non) acquisiscono delle
preparazioni atletiche che rasentano il professionismo e non solo;
infatti anche dal punto di vista familiare/lavorativo personale, si
riscontrano sacrifici che vanno di pari passo con quelli agonistici.
Mi
auguro che tutto ciò si rifletta nella buona fede delle mie
esternazioni puramente dettate dalla passione e l’amore per questo
grande GIOCO.
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