Calma e sangue freddo. Il momento
è delicato, nelle ultime sei partite il Guidonia ha raccolto la miseria di un
punto, sul campo più difficile, tra le altre cose. La società, lo staff
tecnico, l’allenatore e i giocatori sono consapevoli di dover cambiare qualcosa
per poter rialzare la testa. Non è però il caso di puntare il dito contro
qualcuno anche perché questa brutta serie di risultati è frutto anche di
episodi sfavorevoli senza contare infortuni e squalifiche che in tutti i casi
non hanno permesso al mister di Insogna di schierare l’undici titolare. Insomma,
sono stati sicuramente commessi degli errori ma l’impegno non è mai mancato e
la maglia è sempre stata onorata. Il Guidonia è sempre uscito dal campo a testa
alta, consapevole di aver dato tutto e di non aver conseguito il risultato per
errori di singoli o di gruppo comunque da analizzare e da evitare in futuro. Al
termine della partita contro il Tormarancio una rappresentanza dei giocatori si
è fermata a parlare con alcuni Ultras. Un confronto sincero e leale che ha
evidenziato tutta l’amarezza per questa situazione. Oggi la squadra ha ripreso
ad allenarsi. L’unico obiettivo è quello di fare gruppo in vista della sfida di
domenica quando il Guidonia si recherà in casa dell’Aces Casal Barriera. La
stagione va avanti, inutile piangersi addosso per quello che poteva essere e
non è stato. Nelle prossime 15 partite di campionato si dovrà dare il 100% e
anche di più, in Coppa Italia, dove la squadra ha avuto il merito di
raggiungere i quarti di finale, si cercherà di buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Borghi, il capitano del Guidonia |
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