Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni dell'allenatore dell'Acd Guidonia Montecelio Ottavio Insogna il giorno dopo la disputa della finale della Coppa Italia di Promozione: "Oggi, all’indomani di una
sconfitta roboante e meritata vittoria da parte della compagine Cretone Castelchiodato Città di Palombara, si
cominciano a tirare le somme di un’annata non del tutto positiva. Siamo partiti
con tante buone intenzioni, per quanto riguarda il campionato, che si sono infrante nel mese di Dicembre,
quando una serie di partite negative hanno pregiudicato l’allontanamento dalle
zone alte di classifica. Da li, la ripresa è stata lenta ma non incisiva a tal
punto di raggiungere i primi tre posti. La voglia e l’impegno da parte dei
ragazzi è stato esemplare e da elogiare, tenuto conto di alcune problematiche
che persistevano e proseguivano parallelamente al percorso calcistico. La
società è stata, a proprio modo, sempre presente nell’arco dell’anno. Le
decisioni assunte nell’intero periodo sono state sempre mosse in funzione di
scaturire una reazione più incisiva da parte di tutto il contesto squadra.
Purtroppo ciò non è avvenuto o perlomeno solo in parte.
In Coppa Italia siamo arrivati in
finale meritando e facendo sacrifici enormi, dal punto di vista dell’organico
e/o societario. Mi è parso, forse sbagliando, che non vi è stata una grande
predisposizione nel portare avanti la compagine del Guidonia calcio nella
competizione Coppa, visto anche come nella partita di semifinale siamo stati considerati.
Quest’annata ha visto tanti
calciatori ricostruiti nella loro interezza, costruiti nell’orgoglio calcistico
e nella propensione a ritornare fisicamente, tatticamente e psicologicamente in
un contesto calcio che va oltre una finale di Coppa Italia o di un campionato
terminato al 6° posto.
Ringrazio tutta la rosa che
quest’anno ho avuto a disposizione, tutti coloro che nell’ambito staff hanno
contribuito a creare qualcosa di importante, tutta la società Guidonia, in
primis il Presidente Giuseppe Bernardini che ha creduto in questo gruppo.
Purtroppo, ribadisco, ogni finale
ha la sua storia. Questa non è stata segnata a favore del Guidonia. La delusione è palesemente riscontrabile da
parte di tutti e questo, se fosse il contrario, non avrebbe riscontro in un
gruppo che ha voluto cercare di affermarsi dopo anni terminati male.
Mi auguro che il gruppo squadra
abbia la forza di comprendere l’importanza di dove si è arrivati. Questo deve
essere lo stimolo per proseguire, personalmente, la propria strada, il proprio
percorso. Trarre dagli aspetti negativi, quelli positivi.
Personalmente ho cercato di
applicare per ogni singolo calciatore diverse metodologie d’approccio, diversi
metodi psico/tecnici per ottimizzare il singolo in funzione del contesto
squadra. Probabilmente con qualcuno non ci sono riuscito, e me ne scuso, con
qualche altro “si”. Comunque è stato un anno, a mio avviso di costruzione. In
genere i capitoli calcistici si dividono in costruzione e definizione.
Ringrazio, inoltre, tutte quelle
persone che hanno collaborato esternamente con il sottoscritto, psicologi,
tecnici professionisti, mental coach professionisti e quant’altri mi hanno dato
un contributo di rilevanza enorme per crescere e allargare gli orizzonti
calcistici.
Ringrazio e non per ultimo in ordine di importanza, mio padre. Uomo di
calcio, quello vero e reale. Persona che ha vissuto in ambito calcistico da
Calciatore (serie B) e da visionatore/collaboratore per diversi e diversi anni
di squadre professioniste di massimo livello. Devo la mia conoscenza calcistica
agli innumerevoli dettagli, basilari e complessi, che mi ha sempre impartito.
La mia crescita, che mi permette di avere collaborazioni fattive con allenatori
professionisti, nazionali e non, è dovuto dalla conoscenza e dallo studio
costante di nuove tecniche fisico tattiche e dalla costante, critica
(costruttiva) di tutte le persone che mi sono vicine, in primo luogo mio padre.
Sicuramente dimenticherò, in
questa mia, qualche ringraziamento particolare e me ne scuso. Quindi, per chi
non ho enunciato, nello specifico, grazie.
Termino con una frase che mi
accompagna oramai da anni:
Il calcio è qualcosa di complesso che ricerca nell’organizzazione e
nella competenza il proprio fulcro per raggiungere determinati obiettivi".
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L'allenatore Ottavio Insogna |