giovedì 16 maggio 2013

Gestione del campo sportivo: Comune, perché?


Si è parlato molto sul futuro dei campi sportivi del comune di Guidonia Montecelio. Noi siamo qui per darvi una sintesi nella massima trasparenza possibile per quanto riguarda il “Comunale”, il campo di nostro interesse, la nostra casa.
Preciso subito che quella che stata per leggere non è la posizione della società, ma la mia, quella di un giornalista tifoso come tanti altri giornalisti, come è normale che sia, diffidate sempre dai falsi "puliti" e dai falsi "moralisti".
La premessa è una sola: 59 anni di sport non contano per la politica. L’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio evidentemente non ama la storia, a questa materia preferisce la matematica.
Ma la storia conta, quanto la cultura, quanto lo sport.
Facciamo un ripasso: il giorno 22 del mese di gennaio dell’anno 1992 il presidente Giuseppe Bernardini (esatto proprio lui, l’attuale patron, uno dei pochi esempi di longevità nel nostro territorio troppo spesso animato da gente che cambia faccia e casacca ogni giorno, ndr) firma una “convenzione di affidamento di gestione dell’impianto sportivo del Comunale” per 20 anni a titolo gratuito. Insieme alla firma del presidente Bernardini c’è quella dell’allora sindaco Amedeo Sassano. Il 12 maggio 2012, una volta scaduta la convenzione ventennale, viene firmata una proroga per l’utilizzo del campo sportivo fino alla scadenza dell’anno agonistico 2012/2013. Il mese non è precisato, ma si intende alla chiusura delle attività, è da fissare quindi per il 30 giugno.
Nella nostra analisi tralasciamo il clamoroso autogol, tanto per restare in termini calcistici, fatto dal vice sindaco Ernelio Cipriani, anche assessore allo Sport e al Demanio e Patrimonio, insieme ai suoi uffici con l’atto di intimidazione e diffida datato 11 marzo, fortunatamente e opportunamente ritirato nel giro di pochi giorni.
Accade così che al termine di una serie di incontri e riunioni arriviamo alla data odierna quando nel pomeriggio si incontreranno le società con il vice sindaco Cipriani che nel frattempo si è dato da fare per trovare un punto di incontro. L’apprezzabile lavoro svolto da Cipriani, però, non si adatta ancora alle esigenze di una squadra di calcio nonostante alcuni punti di notevole interesse e vantaggio per un’associazione.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Comitato Regionale Lazio Melchiorre Zarelli con una lettera indirizzata al primo cittadino. Il presidente ha inteso così sollecitare un pronto e fattivo intervento per la risoluzione della questione che rischia di vedere private tre società laziali dell’impianto sportivo, struttura vitale per lo svolgimento dell’attività. Zarelli si è oltremodo messo a disposizione per un incontro tra le parti che serva a dirimere la questione che mette a serio rischio l’intera attività futura di tre società, insistenti sullo stesso territorio e che coinvolge quasi mille tesserati tra calciatori, dirigenti, tecnici e settore giovanile, nonché un’intensa attività sociale legata alle Scuole Calcio.
Cosa proporrà oggi pomeriggio il comune all’Acd Guidonia Montecelio? In poche parole questo: le utenze degli impianti (luce, gas, acqua) saranno totalmente a carico del comune come la manutenzione ordinaria e straordinaria, le tariffe per l’utilizzo del campo saranno approvate in consiglio comunale, la copertura assicurativa sarà coperta da quella comunale, la guardiania e le pulizie saranno affidati ad un Ente di promozione sportiva o ad una cooperativa di servizi e il comune si farà carico della copertura economica di questi servizi, sarà l’ufficio sport a variare la tabella oraria.
Le regole sono chiare e precise, ma sorgono alcune domande. Si è parlato tanto delle spese esagerate del comune per il costo delle utenze degli impianti e con queste nuove linee guida alla fine a questi costi si aggiungono quelli della guardiania e delle pulizie: dove è il guadagno per la cittadinanza? L’ufficio sport può cambiare l’orario: dove è la tranquillità per un genitore che paga la retta annuale per far giocare il proprio figlio per quanto riguarda la Scuola Calcio come con tanta sensibilità ricordato anche dai dirigenti comunali nella riunione dello scorso 21 marzo? Come può una associazione calcistica investire sulle strutture senza avere la certezza di poter giocare su quel campo neanche per quanto riguarda l’alba del giorno dopo? E soprattutto, emergenza che riguarda solo il “Comunale”, il sindaco Eligio Rubeis, la Giunta, i consiglieri comunali (tutti, anche quelli di opposizione che con slogan populisti si erano esposti per portare lo stadio della Roma a Guidonia come il capogruppo del Partito Democratico Rita Salomone, ndr) sono consapevoli del fatto che dal dicembre del 2014 si dovrà intervenire sul manto sintetico con la rifacitura dal costo di almeno 250 mila euro dopo la scadenza decennale dell’utilizzo?
Come potete vedere le domande sono tante, aspettiamo le risposte. Intanto, nonostante 59 anni di storia, ricordiamo a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare fino alla fine di questo post, cosa ha realizzato l’Acd Guidonia Montecelio nella stagione 2012/2013: oltre 100 bambini iscritti alla Scuola Calcio, un campionato vinto con i Giovanissimi Provinciali 1999 (da quattro anni il Guidonia vince almeno un campionato giovanile, ndr), una salvezza nella categoria regionale Elite con i 1998 raggiunta contro ogni pronostico (in Elite tanto per intenderci hanno giocato molti attuali protagonisti in Serie A, ndr), una salvezza con la Juniores Regionale ed il raggiungimento dei quarti di finale della Coppa Italia con la formazione di Eccellenza. Certo, i risultati negativi non sono mancati come le retrocessioni delle due formazioni degli Allievi e quella dell’Eccellenza. In due dei tre casi, però, ci sono tutti i criteri per ambire al ripescaggio. Primo fra tutti il punteggio della Coppa Disciplina che ha sempre visto il Guidonia nei primi posti.
E non finisce qui: a maggio i ’98 prenderanno parte alla 30a edizione del Beppe Viola, il 6 giugno si concluderà il progetto “Calciosamente”, dal 10 al 15 giugno ci sarà il Città di Tivoli con i 2001 che affronteranno formazioni come Lazio e Frosinone, a fine giugno ci saranno due settimane di campus a Guidonia con gli istruttori della Lazio e tanto altro.
Insomma, al “Comunale” il lavoro viene svolto, si tratta di sport e sociale, i bambini vengono tolti dalla strada, si divertono, si investe sul settore giovanile e spesso i ragazzi vincono anche i campionati, i guadagni vanno sulla prima squadra che da molti anni lotta in categorie come la Serie D e l’Eccellenza.
Adesso qualcuno risponda: perché vogliono togliere il campo al Guidonia?
Danilo D'Amico

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