Presentiamo Andrea Palombo, nuovo
preparatore dei portieri dell’Acd Guidonia.
Palombo, la sua carriera da preparatore dei portieri?
“Quando ho smesso di giocare nel
1999, dopo anni di attività e aver militato in Promozione, ho cominciato ad
allenare subito. Ho frequentato alcuni corsi e dopo l’esperienza al Santa Maria
delle Mole sono andato al Divino Amore e poi a Ciampino in Eccellenza. A
seguire Diana Nemi (secondo posto in Promozione), Stella Polare, Fregene,
Olimpia Calcio e la parte agonistica del Trastevere”.
Dal curriculum noto la mancanza di un’esperienza come quella del
Guidonia, cioè a forte rischio retrocessione.
“Effettivamente un’esperienza
così al limite non mi era mai capitata. Infatti ai portieri ho detto di
svolgere un lavoro semplice perché ogni intervento sbagliato in questo momento
può portare via punti preziosi. Adesso non possiamo proprio permettercelo”.
Nel suo percorso con quale portiere si è trovato meglio?
“Mi sono trovato molto bene con
Cristiano Roberti (che ha vestito anche la maglia del Guidonia, ndr). L’attuale
portiere del Trastevere, Caruso, è cresciuto bene con me ed oggi difende i pali
in Interregionale”.
Quali sono i suoi metodi di lavoro durante la settimana?
“La mia metodologia è rigida: curo
molto il particolare oltre agli aspetti atletici, tecnici e tattici. Il
particolare fa la differenza. Un numero uno effettua una parata
(statisticamente) impiegando da uno a cinque secondi. Io lavoro una settimana per
quei cinque secondi. Se prendo un gol ho perso una settimana di lavoro. Curo
tutto: anche il calzettone sbagliato. Devo esagerare ed esasperare in
allenamento tutto per vedere i movimenti giusti la domenica”.
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